Cos’è il Gender Reveal Party e come organizzarlo

La moda del Gender Reveal Party

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Negli ultimi anni, nel Bel Paese, si è sviluppata una tendenza rubacchiata dagli Stati Uniti. Si tratta dell’introduzione di un’abitudine ormai molto diffusa: quella dell’organizzazione del Gender Reveal Party.
Ormai quest’uso è davvero diffuso in Patria, al punto tale da essere divenuto non meno di una vera e propria mania, della quale si fa utilizzo in Italia tanto quanto lo si fa negli Stati Uniti d’America.

Il Gender Reveal Party

Quando si parla di un Gender Reveal Party, si parla di una festa molto precisa, con un’impostazione stabilita e un fine ben delineato. Il Gender Reveal Party, come è di facile comprensione per coloro i quali masticano un po’ di inglese, è una festa finalizzata alla rivelazione del genere di appartenenza che la natura ha concesso al futuro nascituro. Perciò si parla di un avvenimento che accade mentre una donna è in gravidanza e quest’ultima è al punto in cui il sesso del bambino è visibile alle visite ginecologiche.
Quando perciò il ginecologo riesce a stabilire se si tratta di un maschietto o di una femminuccia, i genitori non si fanno comunicare la scoperta, ma chiedono di trascriverla in un documento chiuso.
A quel punto il foglio con la rivelazione viene consegnato a chi è incaricato. E, nel frattempo, i genitori, o chi per essi, si occupano di organizzare il party.

Il Gender Reveal Party ha perciò come tematica la scoperta dell’attesa di un bambino o di una bambina. Per questo motivo si tende a customizzare tutti i dettagli del party, ogni cosa che verrà utilizzata nel corso dell’evento, a partire dai tovaglioli, dai piattini e dai bicchieri, con i colori che notoriamente vengono attribuiti, nella visione binaria di genere, alle due appartenenze: azzurro per l’ipotetico maschietto e rosa per la papabile femminuccia.

Ormai ogni cartoleria ben fornita, tutti i negozi adibiti alle ricorrenze e anche degli ipermercati ben preposti hanno nella propria offerta le decorazioni necessarie per questo tipo di evento, inclusi festoni, cartelloni, striscioni e tovaglie apposite.  Perciò organizzare un Gender Reveal Party è ormai diventato incredibilmente semplice.

Una volta scelte le decorazioni, il cibo e i dolci anch’essi customizzati per l’evento, c’è da scegliere la metodologia mediante la quale organizzare il momento clou dell’evento: quello della rivelazione.
È molto comune una scelta semplice e d’effetto: quella del palloncino. È ormai in vendita ovunque, infatti, il tipico palloncino da Gender Reveal Party: nero per non mostrare il contenuto, con su disegnati tanti punti interrogativi e la dicitura: Boy or Girl?. All’interno del palloncino, la persona preposta alla scoperta anticipata del sesso del nascituro e incaricata di occuparsi della rivelazione, deve inserire i coriandoli inclusi in dotazione del colore che si confà notoriamente al genere del bebè. I genitori, perciò, nel corso della festa, sono tenuti a far scoppiare il palloncino, dal quale volerà una cascata colorata di azzurro o di rosa e che farà nell’immediato scoprire a famiglia e invitati chi starà per nascere.

Altresì, un’altra scelta molto quotata è quella di comprare dei cannoni spara confetti della stessa linea delle decorazioni, che ne seguano perciò la decorazione e che al proprio interno abbiano gli stessi coriandoli colorati di cui sopra. Facendoli scoppiare, perciò, tutti saranno avvolti da questo colore e dalla rivelazione attesa.

Un’altra opzione, quella maggiormente in voga qualche anno fa, è quella di scoprirlo mediante il taglio della torta. Ci si può infatti rivolgere a una cake designer e consegnarle il documento con all’interno la rivelazione. Quest’ultima perciò si occuperà di creare una torta che segua il tema del Gender Reveal e che, al suo interno, una volta aperta, riveli il sesso del bambino mediante il colore della crema o dell’intero impasto, nascosto fuori da panna, pasta di zucchero e decorazioni.

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