Il 13 aprile di ogni anno si celebra l’International Kissing Day, vale a dire la Giornata Internazionale del Bacio.
Cosa c’è di più dolce di un bacio? E in quale modo festeggiare questa ricorrenza se non approfondendo la storia dei dolcetti più associati all’argomento? Esatto, si tratta proprio dei Baci Perugina.
Luisa Sangentini – che acquistò assieme all’allora marito Annibale Spagnoli una drogheria prima e poi da quella l’azienda divenuta la grande Perugina – creò la ricetta dei celeberrimi baci sperimentando a caso. La donna, alla crescita della società, cominciò appunto a produrre personalmente delle creazioni dolci. Si trovò dinanzi della granella di nocciole e decise di riciclarla utilizzandola al meglio, assieme ad avanzi di altre produzioni. Prese perciò del cioccolato gianduia, della granella e delle nocciole intere, assieme a del cioccolato fondente. E unì gli ingredienti dando loro una forma poco raffinata: uno scrigno un po’ abbozzato sulla cui sommità risulta incastonata una nocciola sporgente.
La forma ricordò alla sua inventrice quasi un pugno, con la mano chiusa e una nocca in bella mostra. Per questo motivo decise di dare alla sua creatura il nome di Cazzotto.
Ma i suoi collaboratori, tra cui in primis il suo amante Giovanni Buitoni, le consigliarono di ripensarci, in quanto un tale nome era non solo non molto affascinante e indicato, ma anche di difficile utilizzo nel momento dell’acquisto. Immaginate andare in negozio e chiedere: “Posso avere un Cazzotto?“.
Per cui si ritenne più calzante cambiare nome ai dolcetti irresistibili e chiamare ognuno di essi Bacio.
Come packaging si scelse un incarto degno del dolce da contenere. Il direttore artistico di Perugina, Federico Seneca, decise di prendere spunto da un quadro, ovviamente dal celebre “Il Bacio” di Francesco Hayez. Vinse perciò un incarto color argento dalle strisce blu.
E Giovanni Buitoni ebbe l’idea di inserire all’interno di ciascuna gemma di cioccolato un bigliettino con su scritta una frase d’amore.
All’inizio i Baci Perugina non riscossero il successo agognato. Ma, raggiunto il boom economico, il popolo del Bel Paese cominciò ad acquistare beni in dosi maggiori, per cui diede una chance anche ai Baci. E la chance ebbe un enorme riscontro, poiché i consumatori rimasero parecchio affascinanti dal prodotto.
Dagli anni Sessanta poi i Baci Perugina erano ormai amatissimi, al punto tale da divenire emblemi di ben due festività. I cioccolatini vennero infatti associati e scelti per San Valentino e per la Festa della mamma.