Le feste ci piacciono e molto. Sono momenti di allegria e di spensieratezza che passiamo insieme ad altre persone (parenti e amici innanzitutto) e sono accompagnate da una serie di particolarità che non si vedono tutti gli altri giorni. Infatti durante le feste più di un qualcosa cambia: le vetrine dei negozi, le nostre tavole, noi stessi. Ogni festa ha la sua bellezza e la sua tradizione. C’è una festa che per esempio ci porta, tra l’altro, a travestirci da un qualche personaggio a noi solitamente noto: il Carnevale.
PARTICOLARITÀ DEL CARNEVALE RISPETTO ALLE ALTRE CITTÀ D’ITALIA
I più golosi aspettano il Carnevale a Napoli per gustare le chiacchiere col sanguinaccio, dolci tipici di questa festa che sono venduti in tutti i bar e le pasticcerie. Col passar del tempo questi dolci sono stati fatti in molte versioni diverse rispetto a quelle tradizionali. Per le strade si notano le bancarelle che vendono vari tipi di scherzi che i più giovani fanno sia a persone loro coetanee sia a persone più grandi. Molto suggestive sono le maschere esposte nelle vetrine dei negozi, per via dei loro colori e delle facce che raffigurano, che sono talvolta mostruose e raccapriccianti.
LA MASCHERA DI PULCINELLA
Pulcinella è la nota maschera napoletana della commedia dell’arte, raffigurata con un costume bianco, una papalina in testa sempre di colore bianco e una maschera nera. La tradizione vuole questo personaggio sempre affamato, opportunista, ironico e pigro. L’invenzione della maschera è fatta risalire all’attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento ma la versione moderna del costume è dovuta ad Antonio Petito nell’Ottocento. Un altro importante ambito in cui ritroviamo questo personaggio è quello dei burattini, dove pulcinella si confronta con le altre maschere delle altre regioni. Il personaggio è utilizzato, inoltre, per la produzione di numerosi gadget (statuette, fischietti, raffigurazioni di vario genere, etc). A Napoli per indicare un avvenimento insolito si dice: quando pulcinella va in carrozza tutti lo vedono.