Con la chiusura di fine anno delle scuole, inizia la festa d’estate

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A giugno finisce il giovane impegno ed inizia la festa dell’estate. Emozioni, speranze e divertimento.

Giugno, il mese dei bollori. Degli studenti che abbandonano per un po’ i banchetti di scuola. Dei docenti che non andranno in vacanza prima di scrutinii, esami, consigli. In ogni caso bollori. E non è detto che tutti gli studenti se la stiano spassando: qualcuno starà facendo i conti con i debiti formativi , qualcun’altro invece con l’anno da ripetere.

Ma in generale possiamo gridarlo a squarciagola: LA SCUOLA E’FINITA! Ed inizia l’Estate. La vacanza tanto attesa per tutto l’anno scolastico. E allora si parte verso gli esotici luoghi delle coste italiane o in alternativa verso fresche mete di montagna.

Si carica tutto in auto e s’imbocca l’autostrada. E’ questo il momento più emozionante delle vacanze estive: l’inizio. Tutto è da scoprire, tutto da scommettere, niente di certo, solo tante sorprese: ci sarà ancora lui o lei? E sulla spiaggia chi incontrerò? M’innamorerò? Lo sguardo si perde nella vallata oltre il finestrino, contro il quale si schiaccia il volto riflessivo e curioso del piccolo uomo che s’arrovella sulle prossime avventure. Perché così è e non potrebbe essere altrimenti: l’estate è giovane e se sei vecchio ti ringiovanisce. L’estate è una bolla di entusiasmo che si gonfia a giugno e si deprime a settembre, quando le pagine dei diari sono sempre gialle, e non ingiallite, ma colorate di un triste giallo che diventa poi grigio fra ottobre e novembre. Chissà, forse è una strategia per tenere a bada gli animi colorati dei teenager di  ritorno dalla stagione dell’amore e del divertimento. Per impedire che il clima di festa si propaghi oltre i termini perentoriamente indicati dal sottile gioco cromatico del diario autunnale. Questo almeno riconosce ai mesi estivi la superpotenza del divertimento disinteressato: quando cioè siamo spettatori di noi stessi, una specie di prospettiva in terza persona, un’oggettiva che fa tabula rasa dei tuoi pensieri e restituisce al tuo sguardo nient’altro che “te che ti diverti e manco sai perché”.  La festa più bella che c’è.

 

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