Come ogni anno è in arrivo la festa di San Valentino e tutti gli innamorati si preparano a questo giorno cercando il regalo perfetto per il proprio lui o l propria lei. Ma vi siete mai chiesti dove e quando nasce la festa di San Valentino? Perché è chiamata in questo modo? E soprattutto, perché è la festa degli innamorati? Scopriamolo insieme in questo articolo.
La storia di San Valentino
La festa di San Valentino ha origini molto antiche. È infatti una celebrazione presente sin dal V secolo dopo Cristo. In particolare, venne istituita nel 496 da papa Gelasio I. La festa andò a sostituire la precedente celebrazione pagana dei “lupercali“, che si teneva ogni anno per tenere lontano i lupi dai campi coltivati. Si trattava di una festa arcaica legata al ciclo di morte e rinascita della natura. Solitamente veniva festeggiata con rituali in maschera e consisteva in una giornata in cui i servi si sostituivano ai padroni e viceversa. In alcune zone viene celebrata ancora oggi, soprattutto durante il periodo del carnevale.
Le pratiche e i riti che caratterizzavano i lupercali e che richiamavano alla concezione ancestrale della sessualità libera, venne ritenuta però deplorevole nel tardo Romano Impero, per poi essere definitivamente messa al bando banditi dai papi cristiani. Si decise quindi di sostituirla con una festa dedicata all’amore romantico, senza alcun riferimento alla sessualità. È così che nasce San Valentino.
La festa prende il nome del martire cristiano Valentino di Terni. San Valentino nacque a Interamna nahars, ovvero la città di Terni, dove era forte la presenza di una comunità cristiana sottoposta a persecuzioni.
Valentino morì decapitato dall’imperatore Aureliano il 14 Febbraio del 273. Secondo alcune fonti storiche, la sua morte sarebbe avvenuta all’età di 97 anni.
Ma perché è considerato ancora oggi il santo degli innamorati? Secondo la leggenda, Valentino celebrò un’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana, motivo per il quale viene considerato simbolo dell’amore. Secondo un’altra leggenda, invece, il santo donò una somma di denaro ad una povera fanciulla per la dote del suo matrimonio.
Un’ulteriore teoria lega la festa al santo attraverso il Circolo di Geoffrey Caucher, il quale associò la ricorrenza alle nozze tra Riccardo II d’Inghilterra e Anna di Boemia. La tesi però è stata messa in dubbio da molti studiosi, tra cui Henry Kelly. Un’altra interpretazione fa risalire invece l’istituzione di San Valentino alla fondazione a Parigi dell’Alto tribunale dell’amore, che aveva come scopo quello di decidere sulle controversie dei contratti d’amore e sui rapimenti delle donne. Il tribunale, istituto proprio il 14 febbraio del 1400, era ispirato ai principi dell’amor Cortese.
Infine, abbiamo anche una teoria naturalistica che collega San Valentino ai risvegli della Primavera. Nel Medioevo infatti era convinzione diffusa quella secondo la quale intorno al 14 febbraio cominciasse l’accoppiamento degli uccelli.
Ad ogni modo, con il tempo, la festa di San Valentino si diffuse anche in altre nazioni, in particolare in Francia e in Inghilterra, grazie soprattutto ai benedettini, i quali erano affidatari della Basilica di San Valentino a Terni.
San Valentino nel mondo
Ad oggi la festa di San Valentino è festeggiata in gran parte del mondo il giorno 14 febbraio. Tuttavia, in molti paesi la festa degli innamorati cade in giorni differenti. Ad esempio in Brasile si festeggia il 12 giugno, il giorno prima della festa di Sant’Antonio, patrono dei matrimoni.
In Giappone invece assume caratteristiche particolari: il 14 Febbraio sono solo le donne a donare i cioccolatini ai propri uomini, i quali ricambieranno il regalo un mese dopo, il 14 marzo, chiamato anche White Day. Tale tradizione è presente anche in Corea del Sud.
In Cina invece si svolge la festa dello qixi, che cade la settima notte e il settimo giorno del settimo mese lunare. In Finlandia e in Estonia invece il 14 febbraio si celebra il giorno degli amici.
