Martedì Grasso: perché si chiama così?

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di Silvia Semonella

Ormai manca poco all’arrivo di una delle ricorrenze più amate dell’anno, soprattutto dai bambini.

Ovviamente stiamo parlando del Carnevale, la festa dei travestimenti originali e bizzarri, dei buonissimi dolci tipici delle varie località e delle sfilate di carri che invadono le vie delle città come a Viareggio o a Venezia.

In realtà, il giorno celebrativo principale, che in effetti sancisce la chiusura del periodo di Carnevale, è il cosiddetto “Martedì Grasso“, che precede sempre il Mercoledì delle Ceneri. Proprio questo legame con il periodo pasquale ci fa capire come un tempo, a dispetto dell’attuale connotazione mondana, il Carnevale fosse una festa a carattere religioso.

Ma come è nata? E da dove proviene il nome “Martedì Grasso”?

Le origini del Martedì Grasso

Il Carnevale, nella Chiesa Cattolica, è il periodo di sette giorni che precede il Mercoledì delle Ceneri e che si conclude proprio con il Martedì Grasso, dando inizio al periodo di Quaresima. Questo, essendo di preparazione alla Pasqua, dovrebbe essere un momento di inteso pentimento, preghiera e rinuncia, soprattutto da osservare con il digiuno, e perciò, proprio il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri, si diffuse l’usanza di consumare gli ultimi cibi gustosi, prelibati e succulenti rimasti in casa; alimenti che, come la carne, durante la Quaresima non potevano essere mangiati. A rientrare tra le pietanze considerate “grasse”, ovviamente, c’erano anche i dolci tipici del Carnevale delle varie regioni: da qui, il passo al nome “Martedì Grasso” è stato molto breve!

Nonostante sia rimasta invariata la nomenclatura, però, oggi si è perso l’elemento religioso che caratterizzava questo giorno: la dieta priva di carne, infatti, durante la Quaresima non è più rigorosamente rispettata da tutti e, quindi, non è più necessario dare sfogo ai propri desideri prima che inizi la morigeratezza quaresimale.

Il Martedì Grasso in Italia e nel mondo

In Italia, il Martedì Grasso può assumere nomi diversi a seconda della regione: in Sardegna, per esempio, si chiama Martisero a Mamoiada e Martisperri a Ulassai; la diocesi di Milano, invece, segue il rito ambrosiano, secondo il quale la Quaresima ha inizio la domenica seguente al Mercoledì delle Ceneri romano, posticipando così i festeggiamenti di quattro giorni al cosiddetto “Sabato Ambrosiano“. Il dolce per antonomasia di questo periodo, come ben sappiamo, è rappresentato dalle chiacchiere, note anche come maraviglias, bugie, frappe, sossole e sfrappole a seconda delle regioni.

Nel Regno Unito e nel Commonwealth, il giorno precedente al Mercoledì delle Ceneri è conosciuto come Shrove Tuesday (to shrive: confessarsi) e, nello stesso giorno, si celebra anche il Pancake day. Durante la giornata, vi sono delle vere e proprie competizioni tra famiglie nelle scuole e nei villaggi: uno dei componenti deve correre con una padella contenente una frittella fredda e, per vincere, deve riuscire a farla girare almeno tre volte durante il tragitto.

Negli Stati Uniti, il Martedì Grasso è una festa molto sentita nella città di New Orleans, dove è conosciuto con il nome francese di Mardi Gras, mentre nei paesi scandinavi e in Germania (soprattutto nella Valle del Reno) si festeggia il Lunedì che precede il Giorno delle Ceneri: si parla di Rosenmontag (“lunedì delle rose”) in Germania e Bolludagur o Semladag in Svezia, dal nome del suo dolce tipico di questo giorno, il semla.

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